La crescentina fritta è una preparazione salata molto sfiziosa da mangiare tipica dell’Emilia Romagna. La crescentina assume nomi diversi in base alla regione emiliana:
a Bologna viene chiamata appunto crescentina fritta, a Parma torta fritta, a Modena gnocco fritto e a Piacenza chisulen. La crescentina, in frittura, diventa morbida e gonfia ed è perfetta per creare antipasti, da mangiare al posto del pane vicino a salumi e formaggi con vicino un bicchiere di buon Lambrusco.
Ingredienti e dosi:
500 g di farina 0
80 g di strutto (che potete sostituire con burro oppure olio extravergine d’oliva)
1 cucchiaino di zucchero
20 g di sale fino
125 ml di acqua tiepida meglio se frizzante
100 ml di latte intero tiepido
10 g di lievito di birra fresco
Preparazione:
Versate 70 g di farina in una ciotola, unite lo zucchero e il lievito sciolto in 70 ml di acqua tiepida; mescolate e lasciate lievitare per 1 ora.
Passato il tempo aggiungete al composto lievitato il resto della farina, il sale, il latte tiepido e il resto dell’acqua poi unite lo strutto morbido poco alla volta.
Trasferite il composto su un piano da lavoro infarinato; lavorate fino ad ottenere un panetto liscio ed omogeneo.
Lasciate lievitare in un posto caldo per due ore(potete lasciare lievitare il panetto in frigo fino a 48 ore avendo cura poi di lasciarlo fuori dal frigo per due ore a temperatura ambiente prima di spianate il panetto).
Riprendete il panetto e staccate man mano dei pezzi di impasto. Prendete un pezzo di impasto e stendetelo, con l’aiuto di un matterello, in una sfoglia sottile non più di 2 mm.
Ricavate dalla sfoglia dei rombi (i ritagli non buttateli ma impastateli di nuovo).
Friggete i rombi di pasta in abbondante olio bollente facendoli dorare da ambedue i lati poi, scolateli su carta assorbente.