Il pesto alla trapanese è una ricetta tipica della tradizione siciliana, conosciuto meglio come agghiata nel loro dialetto. È un condimento profumato e colorato di facile e veloce preparazione e viene usato, naturalmente, per condire la pasta, ma anche per accompagnare antipasti. Eccezionale anche spalmato sui crostini, si prepara tutto a crudo senza cuocere nulla.
I pomodori che si utilizzano per preparare il pesto alla trapanese sono preferibilmente i pizzutelli, ma vanno bene anche i piccadilly.
Ingredienti:
400 g di pomodorini sodi piccadilly o pizzutello
8 spicchi di aglio rosso trapanese (se non li trovate vanno bene anche i bianchi)
18 foglie di basilico
50 g di mandorle senza pellicina
30 g di pecorino grattugiato
Sale q.b.
pepe a piacere
100 ml di olio extravergine d’oliva
Preparazione:
Lavate e sminuzzate i pomodori.
In un mortaio pestate le mandorle e aglio con movimenti rotatori verso le pareti del mortaio fino ad ottenere una crema.
Aggiungete il basilico spezzettato con le mani, salate a piacere e pestate ancora fino a ridurre in crema il composto.
Trasferite il composto in una grande ciotola, aggiungete i pomodorini sminuzzati poco alla volta e pestate ancora fino a ridurre tutto in poltiglia.
Aggiungete l’olio e pestate per 10 minuti ancora.
Salate, pepate e aggiungete il pecorino grattugiato (potete anche non metterlo se siete vegani o vegetariani oppure, metterlo quando condite la pasta).
Il pesto alla trapanese è pronto per essere utilizzato.
Se non avete il mortaio potete usare il mixer o il robot da cucina avendo cura di usarli ad intermittenza.
Potete conservare il pesto alla trapanese (per massimo 3/4 giorni) in frigorifero mettendolo nei vasetti di vetro e chiudendoli ermeticamente avendo cura di mettere un po’ di olio extravergine d’oliva in superficie.
Potete anche congelarlo (per massimo 4 mesi) in piccole porzioni, magari nelle forme del ghiaccio e usarlo al momento del bisogno.